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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:217|3|0]]si dibattevano istintivamente in cerca d’un appoggio impossibile, ecco un’altra mano distendersi verso la sua. Afferrarla, aggrapparvisi: questo diceva l’istinto della salute... ma perchè poi, se non per trascinare con sè un’altra vittima al fondo?.. Ella aveva nuovamente rivolto lo sguardo sul giovane. Come quell’incostante giornata, a momenti intensamente luminosa e ad un tratto oscurantesi, la fisonomia di lui si era trasformata: gli occhi splendevano di luce sul viso leggermente impallidito nell’emozione; una luce ed un pallore che erano l’espressione dell’estasi, d’una sublime speranza.... «Mi dica» continuava egli, con forza rinnovellata da quello sguardo profondo, «mi dica che non sente nulla per me... che non m’ama!.. Io non potrò replicare... accetterò la sua dichiarazione come una sentenza.... Non mi dica che aveva presa una risoluzione prima d’incontrarmi!.. Anch’io, prima di conoscerla, credevo che tutto fosse finito nel mondo; non speravo, non aspettavo più nulla... Se sapesse quale tristezza!... Ebbene, è bastato vederla...