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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:219|3|0]]lei stessa un’ultima parola, quale e quando che fosse... ma in quella brevissima pausa l’energia interiore che lo aveva sostenuto cadeva e il contrasto che era in Massimiliana si propagava, per una specie di contagio simpatico, in lui, occupando il suo spirito di mille opposte tendenze. In quel silenzio penoso che era seguito, il ritorno del generale von Koptleben lo aveva sollevato, e profittando del primo momento in cui la conversazione, per quel reciproco imbarazzo non più animata come prima, era languita, aveva preso congedo. Nel lasciare la tiepida atmosfera della serra, era stato sorpreso dal freddo dell’aria esterna, un freddo pungente che gli aveva fatto battere i denti e che aveva accresciuto il senso penoso col quale usciva da quella spiegazione da tanto aspettata, che gli era stata argomento di tante imaginazioni e che adesso era irrevocabilmente passata. Una specie di scontentezza della cui ragione non si rendeva ben conto, ma che si originava forse più dalla disproporzione tra la fantasticante aspettativa