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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:233|3|0]]stato il primo a passarvi sopra? Era verosimile ch’egli non si fosse accorto delle anormalità di quella famiglia? Ma chi le diceva che egli non sapesse tutto, che non si fosse già accomodato di quella condizione di cose? E il ricordo di romanzi, di commedie, in cui un lieto fine corona i dolorosi contrasti, avvalorava la sua persuasione... Allora, a che cosa sarebbe valso l’andare a mettere sotto gli occhi di lui la lettera di Massimiliana, come talvolta aveva la tentazione di fare? E la sua serenità di un tempo si perdeva in una irritazione crescente, in una contrarietà insofferente, dimostrata ad ogni momento e che il tono inalterabilmente scherzoso del marito finiva per esasperare... Più che mai sicuro che quella montatura di sua moglie sarebbe stata senza effetto, Giulio di Verdara si divertiva talvolta a punzecchiarla garbatamente, come una specie di punizione pel principio di colpa da lei commessa in idea. Ella aveva finito per domandarsi se Giulio sapeva quel che le passava per l’anima; e negli urti a cui era esposta, aveva a momenti