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ermanno raeli. 41

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:46|3|0]]sante sulla mia fronte, della morbidezza che le mie braccia stringerebbero... A che cosa mi avrà servito questa mia virtù? Ed è virtù quello che cento persone su cento, a occhi chiusi, deriderebbero? Perchè ostinarmi a non fare ciò che fanno tutti gli altri, semplicemente?...

«... Più mi guardo attorno, più mi rendo padrone del meccanismo sociale, e più il problema dell’amore m’appare complesso e formidabile. Non passa giorno che qui non scoppii, come un tumore, uno scandalo; che delle piaghe non si mettano a nudo, che delle vittime non siano immolate. Passa la folla, elegante, allegra, felice: e il dramma o la tragedia covano nel profondo dei cuori. Ah! il problema è grave, e tutto, nella vita, dipende dalla soluzione che gli si dà: la pace, l’onore, la salute del corpo e dello spirito... Il grande commediografo ha ben ragione di studiarne, nelle sue geniali creazioni, tutti gli aspetti, ed io non vedo perchè sorridere di un’arte che prosegua degli alti e nobili fini. Ma, disgraziatamente, le sue soluzioni, come le nostre,

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