< Pagina:De Roberto - Ermanno Raeli.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

ermanno raeli. 447

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:52|3|0]]zione suprema, si saturò di seduzione pensata; ma quando l’operazione inversa stava per prodursi, qualcosa di nuovo sopravvenne a produrre un risultato diverso.

Fra quei due, le parti si erano presto completamente invertite: la donna aveva anticipato il compimento dell'aspirazione che, timido, ombroso, indeciso, Ermanno non confessava nettamente neanche a sè stesso. Egli aveva come la sorda coscienza dei pericoli a cui andava incontro, della menomazione che avrebbe subita scendendo delle vette di quella sua solitudine. Ma la seduzione era irresistibile; il bisogno d'affetto, la sete dell'amore si erano in lui subitamente sviluppati e fatti impellenti; e ad un tratto egli si era abbandonato a quella dolcezza nuova, rifacendosi delle sue titubanze e delle sue esitazioni con quell’impeto che era da prevedersi.

Quando si ricordano i pensieri, i sentimenti, i concetti che si avevano un tempo e si paragonano ai nuovi che la diversa realtàconseguita suggerisce, par d’essere un tutt’altro

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.