Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
ermanno raeli. | 79 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Ermanno Raeli.djvu{{padleft:84|3|0]]estraneo ad ogni partito od influenza. Passato il primo momento di attesa; visto che egli si presentava come ogni altro, che sosteneva fermamente gli sguardi indagatori fissati su di lui, che non veniva a discorrere di filosofia o di estetica in una adunanza di signore, ma che prestava un eguale ascolto a tutto ciò che si diceva, mettendo di tratto in tratto nel discorso una sua qualche frase sobria ed originale, i curiosi, disingannati, lasciarono di osservarlo.
Anch’egli, in quel momento, ricuperava una relativa libertà di spirito. Uscendo, il giorno della visita, dal Museo nazionale, lasciata la contessa e la sua giovane amica, egli si era sentito in preda a una profonda e indefinibile agitazione. In ogni stato dell’animo, la coscienza è in ragione inversa della intensità; più un’impressione è potente, meno si può rendersene conto. L’impressione che quell’incontro, dapprima indifferente, aveva finito per produrre in Ermanno, era stato troppo forte perchè egli potesse aver cognizione di ciò che si operava