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VI.
La prima impressione provata da Ermanno Raeli quando egli uscì dalla villa del conte di Verdara, fu di stupore. Abituati gli occhi alla luce delle lampade, aveva creduto che fosse già notte; invece l’ultimo crepuscolo illuminava ancora il cielo. Sulle masse del verde che a quell’ora pareva quasi nero, un chiaror d’oro faceva intravedere dei vaghi contorni; i lumi erano già accesi e brillavano con fiamme larghe e gialle: le stelle cominciavano a luccicare e una quiete grandiosa regnava nel viale deserto. Camminando con gli sguardi all’alto, Ermanno aveva appena
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