< Pagina:De Roberto - Spasimo.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

storia d’un’anima 99

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Spasimo.djvu{{padleft:111|3|0]]Questa è l’ultima parola di Vassier...» Gironi è il sarto, Vassier il cravattaio...

«Oggi ancora libri; ma questa volta sono accompagnati da un cartoncino come quelli che adoperano i negozianti per diffondere il loro indirizzo: c’è su il nostro stemma, miniato perfettamente, e poi una scritta che dice così: Libreria internazionale di Luigi d’Arda, Fornitore di Sua Grazia la Marchesina Fiorenza Albizzoni-Vivaldi.... Come ha riso il babbo! «Aspettiamo la fattura!...» gli ha detto, continuando lo scherzo; e il conte, serio serio: «La nostra casa regola i conti a fin d’anno.»

«Ora anche il babbo mi dà della Vostra Grazia, e quando parlano di me tra loro dicono sempre: «Sua Grazia la marchesina.» La mia Grazia è commossa da tanta grazia!...

«Il conte d’Arda, l’ho saputo oggi, è più giovane del babbo: ha quarantaquattro anni. Non so bene se questa cosa mi fa piacere o dispiacere...»

Una pagina bianca interrompeva a questo punto il diario. Il manoscritto ricominciava poi, con altro inchiostro e anche con carattere un poco modificato:

«Oggi partiamo. Non scrivo più da oltre sei mesi. Quante cose in questo tempo! Non importa che non abbia scritto nulla su queste pagine: sta tutto scritto qui, nella memoria, nel cuore. Luigi ha pianto, il babbo

cercava di farsi forza, ma non riusciva a contenere la sua commo-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.