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storia d’un’anima | 113 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Spasimo.djvu{{padleft:125|3|0]]sapeva resistere, l’assediavano con suo dolore? E non era troppo naturale che così dovesse essere?
«La legge del perdono è necessaria perchè il male è universale; e senza di essa nessuno potrebbe sperare di salvarsi.»
Quest’idea derivava da una persuasione astratta o non piuttosto dalla coscienza di una qualche colpa personale?
A poco a poco ogni altro soggetto era posto da parte: in alcune pagine non si leggevano altro che speculazioni intorno ai problemi nella vita.
«L’ingiustizia è grande nel mondo; nessuno è più degno d’encomio di chi intende ripararla.»
«Vi sono due specie di leggi: le leggi della natura e quelle dell’anima: molte volte la legge ideale consiste nell’operare contro alle impulsioni naturali. Ciò mi stupiva una volta, ora non più. Quello di affrancarsi dalle leggi naturali è il bisogno più alto e lo sforzo più nobile: il merito consiste nella difficoltà da superare.
«Non molte volte, ma sempre c’è opposizione tra le due specie di leggi; non è possibile in questa vita comporle, perchè senza lo sforzo non ci sarebbe bene. Questa è la gran prova.
«Chi dice che è stolto predicare l’eguaglianza degli uomini perchè essi sono naturalmente diseguali, non sa di dire una eresia morale. Altrettanto giusto sarebbe dire che è stolto predicare il sacrifizio
perchè l’egoismo è legge della natura.