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222 spasimo

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Spasimo.djvu{{padleft:234|3|0]]una volta?... Sì, voi intuiste queste cose, me lo dice il vostro doloroso silenzio: e le avete taciute per amore di lui, perchè comprendeste che se la giustizia avesse saputo che egli l’amava ancora, che ne era geloso, la verità sarebbe apparsa luminosamente. Ma il vostro zelo non poteva esser felice. Quando io gli domandai il perchè del suo indugio presso la defunta, voi stessa gli suggeriste di addurre la pietà; egli non seppe neppur trovare questo pretesto per nascondere la vera ragione, che era l’amore e la gelosia! E credevate che io non dovessi notare il vostro intervento e il suo imbarazzo, e che non ne scoprissi finalmente il perchè?

Il Ferpierre dimenticava ora il suo rimorso nel fervore dell’inchiesta, comprendendo d’essere molto vicino alla verità. Il silenzio della giovane, lo smarrimento crescente della sua espressione, il tremor delle mani, l’ansia che le sollevava il seno, dimostravano sempre più al magistrato che egli toccava ora la nota giusta, che Zakunine era stato veramente ripreso dall’amore della contessa, che la nihilista aveva sofferto di gelosia, che qui bisognava trovare la ragione del mistero. Egli aveva già divinato tutte queste cose, ma poi era stato distratto e fuorviato da altri ragionamenti, dalla mancanza di prove: ora accumulava tutte le presunzioni, ne imaginava perfino quando gliene mancavano,

perchè la sua fidente asseveranza

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