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il fatto 19

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— Poteva qualcuno servirsene? Dove la teneva?

— Chiusa, nascosta.

— Voi vedete, — disse egli ancora, rivolgendosi al giovane, — che niente conforta la vostra accusa. La ripetete ancora?

Parlava con voce grave, quasi in tono di sdegnato biasimo per la leggerezza della quale gli vedeva dar prova. Ma il giovane, dopo un momento di silenzio durante il quale si passò una mano sulla fronte e girò tutto intorno un dubitoso sguardo, mirò ancora una volta il corpo esanime disteso per terra, le forme irrigidite dalla morte, il viso ancora più bianco sul quale le gocce del sangue perdevano la loro porpora aggrumendosi, la bocca ancora un poco più aperta, gli occhi già stravolti, non più beati, tremendi; e allora, steso il braccio, con voce sorda e fremente:

— Attesto, — ripetè, — che questa donna è stata assassinata. Chiedo di parlare al giudice istruttore.


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