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le prime indagini 33

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— A Nizza.

— Dunque l’anno passato essi non erano più insieme?

— No.

— Egli era tornato da poco tempo con lei?

— In questi ultimi mesi.

— Quella donna, quella giovane, sapete dire chi è?

— Una sua connazionale e correligionaria.

— Conoscete la natura dei loro rapporti?

— No; ma non è difficile indovinarli.

— Sarebbe anch’ella sua amante?

— Vi stupirebbe? Non sapete che questi vendicatori dell’asservita umanità amano il piacere, lo cercano, sono ben contenti d’associarlo al dovere?

Sempre più amara era l’espressione del giovane nel parlare di coloro che dovevano aver voluto la morte della creatura adorata.

— Dunque supponiamo che costei sia proprio l’amante del principe. Ella avrebbe ucciso la contessa per gelosia? Ma di chi sarebbe stata gelosa? Non della contessa, mi pare, che non amava più il principe, ma voi. E neppure del principe, certamente, che non amava più la contessa, ma lei!... Egli stesso, in questa condizione di cose, per qual motivo avrebbe commesso il delitto?... Del resto, voi invocaste la testimonianza della cameriera per confortare la vostra accusa. Come

spiegate che questa

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