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le prime indagini | 37 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Spasimo.djvu{{padleft:49|3|0]]vietato dagli scrupoli morali, l’argomento da voi addotto per confortare l’accusa non si ritorce contro di essa? La speranza che avrebbe dovuto sostenere questa donna non si dovè mutare invece in un nuovo, in un ultimo motivo di disperazione?
— Come?... Perchè?... — balbettò il Vérod, trasognato.
— Io dico che, volendo e non potendo amarvi, o non potendo amarvi se non a costo del proprio rispetto, questa donna non trovò nell’amor vostro il conforto da voi asserito; al contrario: esso fu per lei l’estremo dolore e la definitiva ragione di lasciare la vita!
Il giovane, come se non avesse dapprima compreso, o avesse voluto dubitare d’aver compreso male, ora guardava il suo interrogatore con occhio spaurito, e da tutto il suo atteggiamento, dalle labbra dischiuse, dal breve e precipitato respiro, dal trepido gesto col quale sollevava il braccio ed appressava la mano al petto, pareva che si fosse sentito improvvisamente trafiggere da una punta acutissima.
— Io?... Io?... Voi dite, per causa mia?... L’ho uccisa io?... Oh!
E nascosta la faccia tra le mani soffocò un grido di dolore inumano.
Il Ferpierre fu costretto al silenzio non tanto dalla discrezione quanto
da un insolito turbamento.