< Pagina:De Roberto - Spasimo.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

le prime indagini 43

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|De Roberto - Spasimo.djvu{{padleft:55|3|0]]

— Quante volte siete venuta in questa casa?

— Due o tre volte.

— Le vostre visite non dispiacevano alla defunta?

— Non so.

— Conoscete il Vérod?

— Non so chi sia.

— È la persona che denuncia l’assassinio.

— Non lo conosco.

Il giudice lasciò allora d’interrogare.

— La vostra ignoranza è un po’ troppo grande. Procureremo di aiutarvi a rammentare. Resterete frattanto a disposizione della giustizia.

Ella andò via a testa alta, impassibile com’era rimasta durante l’interrogatorio; e il Ferpierre, seguendola con gli occhi, pensava che da quella parte non avrebbe nulla saputo. Egli ne aveva conosciuta più d’una, di queste Slave dall’anima misteriosa, di queste giovani che nel fiore dell’età, tra gli studii più severi, proseguivano con ferreo cuore un tragico ideale, e per esso, per assicurarne il trionfo, non solamente sapevano sfidare e vincere resistenze ed ostacoli, ma gettavano perfino la vita. L’oscurità che avvolgeva l’avvenimento, invece di rischiararsi, addensavasi; ma il giudice aspettava ora impaziente d’affrontarsi con quello che doveva pur esserne il principale attore.

Quando il principe gli fu condotto dinanzi egli ne considerò attentamente la figura. Era senza dubbio uno dei più belli uomini che

avesse mai

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.