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le prime indagini 49

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— In camera mia.

— Nella camera da letto?

— Nello scrittoio.

— A che ora sarebbe precisamente avvenuto il suicidio?

— Alle undici e tre quarti.

— Che faceste udendo il colpo?

— Accorsi.

— La vostra compagna accorse dopo di voi? — domandò ancora il giudice, studiandosi di dare alla sua voce un tono di stanchezza quasi infastidita per nascondere l’importanza della domanda.

— Accorse con me.

Entrambi, da principio, avevano risposto al singolare, quando naturalmente avrebbero dovuto dire: «Accorremmo.» Il Ferpierre dava un certo peso a questo fatto, parendogli di poterne dedurre che i due non erano insieme come asserivano. Ma chi era presso la contessa? Chi mentiva? Su chi rivolgere i sospetti?

— Rammentate quando la defunta comprò quell’arma?

— La vinse a una lotteria tempo addietro.

— E le cartucce?

— Furono comprate quando volle esercitarsi a tirare.

— Allora, riassumendo, ella si sarebbe uccisa per i dolori che voi le

cagionaste; perchè, sposatasi a voi senza riti, non potè sopportare il vo-

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