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le prime indagini 57

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— Della Russa, della studente, che cosa pensate?... Che cosa veniva a far qui?

— Stavano chiusi nello scrittoio del signore: non so che dicessero.

— Quante volte venne?

— Tre o quattro volte.

— Non avete mai sospettato che tra loro ci fosse una relazione molto intima... che fossero amanti?

— Non posso dire. Un giorno...

— Che cosa?

— La vidi che baciava la mano al signore.

— Non udiste che cosa dicevano?

— Parlavano russo, non potevo comprendere.

— Facciamo una supposizione. Ammettiamo che costei amasse il vostro padrone. Dovrebbe per conseguenza essere stata gelosa della contessa, è vero?

La donna rispose con una ambigua espressione del viso che poteva significare tanto ignoranza quanto consenso.

— Se sapeva della disunione, la sua gelosia non sarebbe stata però molto ragionevole... — soggiunse il Ferpierre, il quale si proponeva da sè stesso le obbiezioni e, nello sforzo di veder chiaro in quel mistero, annunziava tutti i pensieri che gli si venivano affacciando. — Seppe che erano in discordia?

— Non posso dire.

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