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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Cenere, Milano, 1929.djvu{{padleft:219|3|0]]
Depose la forchetta attraverso il piatto e dichiarò che non avrebbe continuato a mangiare se non parlavano....
— Come sei impetuoso! Sempre tu, — osservò la vecchia. — Diceva re Salomone che l’uomo impetuoso è simile al vento....
— Oh, c’è ancora re Salomone! — disse Anania con voce acerba.
La vecchia tacque, addolorata: il marito la guardò, poi guardò Anania e volle castigarlo: — Re Salomone diceva sempre la verità. — Indi aggiunse: — eh, dicono a Nuoro che tu fai all’amore con Margherita Carboni.
Anania arrossì: riprese la forchetta, ricominciò a mangiare e borbottò:
— Che stupidi!
— Senti, no, non sono stupidi, — riprese il mugnaio guardando entro il bicchiere a metà colmo di vino. — Se la cosa è vera, hanno ragione di mormorare, perchè tu devi dichiararti francamente al padrone e dirgli: «benefattore mio, io oramai sono un uomo; mi perdoni se finora le ho nascosto le mie speranze come le ho nascoste ai miei stessi genitori».
— Tacete! Voi non sapete nulla! — proruppe adirato ed infiammato il giovine.
— Ah, santa Caterina mia! — sospirò zia Tatàna, — lascialo dunque in pace quel povero ragazzo stanco. C’è sempre tempo a parlare di queste cose, e tu sei un contadino e sei un uomo ignorante che non capisce niente.
Il contadino bevette, scosse la mano come