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212 | la volpe |
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— Ce l’ho io la febbre, Zana!
— Bè, si prende la china! Anche quella è veleno?
— Ce l’hai stasera coi veleni! Hai da ammazzare qualcuno? Se vuoi te lo avveleno subito.... ma....
— Ma?....
— Ma....
Egli le riafferrò il polso ed ella lasciò fare: tanto era buio e dalla straducola non li vedevano.
— Sì, vorrei un veleno, per la volpe.
— Uh, viene fin qui?
— Mi pare! Mi lasci: — ella aggiunse sottovoce, torcendosi minacciosa; ma egli le aveva preso anche l’altra mano e la teneva ferma come fosse una ladra.
— Un bacio, Zà! Un piccolo bacio solo....
— Il tizzone ardente lo baci! Ebbene, sì, se mi dà il veleno.... La volpe ci ruba gli agnellini appena nati....
✱
Spedita la domanda per la licenza di Jacu, accompagnata dal certificato medico, zia Lenarda guarì e tornò ad immischiarsi nei fatti dei suoi vicini di casa: e senza sorpresa si accorse che il dottore aveva preso fuoco come un campo di stoppie. Egli passava e ripassava nella straducola come un ragazzo, e visitava anche due volte al giorno il vecchio