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chiaroscuro 29

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Chiaroscuro.djvu{{padleft:35|3|0]] uova nel cavo delle mani protese. — Sì, ti ho sposato per saziarmi, e t’ho decimato il frumento, l’orzo, l’olio, per comprarmi i biscotti, il caffè, le uova.... Le vedi? È stata matrigna a consigliarmi, e abbiamo rubato e mangiato assieme; ma adesso ero stanca e volevo mangiar da sola, e siccome lei fruga e fruga, ogni volta che entra qui, avevo nascosto le uova.... e non volevo che lei le vedesse.... e neppure tu!... E tanto meno l’ospite, che avrebbe riso di noi....

L’uomo ascoltava sbalordito. Allora Madalena balzò su, e cominciò a lanciargli le uova sulla testa.

— Prendi, mala stirpe.... così mi buttavi le arance.... prendi.... ed io schiantavo di rabbia, mentre nel vederti avevo voglia di ridere.... prendi; e va a lagnarti con matrigna, se non sei contento.... Prendi, tu che osi insultarmi come una tua pari!...

Le uova si spaccavano contro la testa del disgraziato, e il rosso si scioglieva tingendogli d’oro il viso e il petto, mentre l’albume scivolava fino al pavimento: ed egli mugolava come un vitello saltando a testa bassa di qua e di là per la cucina e pulendosi gli occhi con la manica della camicia, proprio come se li aveva asciugati lei la prima sera del loro fidanzamento.

UN GRIDO NELLA NOTTE.

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