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la porta aperta | 71 |
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— Se avessi cento scudi m’imbarcherei per girare il mondo.
— Ti pagherò gl’interessi, Simone Barca! Sono solvibile; ti darò anch’io il venti per cento come te lo dànno gli altri.
— Tu diventi pazza, Mallèna Porcu!
— Come, pazza? Dimmi che non hai fiducia in me, Simone Barca, ma non insultarmi. Tu e tua moglie avete dato denari a interesse, al venti per cento, al tale e al tale. Perchè non dovreste darli anche a me? O è vero quello che dice tuo zio prete Barca? Che i denari li dà tua moglie, di nascosto di te?
Simone impallidì, ma rispose:
— Mio zio è rimbambito, e tu sei quello che sei!
Nei giorni seguenti fu di nuovo visto appoggiato al muro, come nei suoi tempi funesti. Si domandava continuamente: «perchè la porta era aperta?» e il suo pensiero lavorava e lavorava scavando, giù, giù, per una profondità cupa, cercando la verità come il minatore cerca l’oro nelle viscere oscure della terra. — Ella deve aver preso buona parte dei denari, ed ha lasciato la porta aperta per far credere che qualche ladro era entrato. Ah, vecchia galeotta!... — pensava con rabbia: ma prima di dar fede al proprio pensiero volle assicurarsi anche con gli occhi.
Era di nuovo la sera del venerdì santo, e Basìla era andata in chiesa. Simone aspettava quell’ora onde frugare con più comodo tutta la casa; ma per quanto cercasse, nei cassetti, nella