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son giaffà o non giaffà? | 113 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Giaffà, Sandron, 1931.djvu{{padleft:119|3|0]]
Si-moi strinse gli occhietti, e furbo quale era, temette proprio di essere preso in giro: ma Giaffà dondolava cosí abilmente con sciocchezza la testa da sembrare un medico che sentenziava la fine di un malato mentre quello è piú vivo di prima; Simoi credette ancora nella sua ingenuità.
— Dirti di quello scimunito? Nel paese si dice che sia malato perché non lo vediamo da alcuni giorni.
— Malato?
— Sí: malato ai piedi e quindi non può ragionare.
— Che c’entrano i piedi con il ragionamento?
— Sí: perché, mio caro Agara, Giaffà ragiona con i piedi.
— Davvero?
— Davvero, mio buon amico. Ridammi il parrucchino, gentile Agara.
— E allora ti dirò che Giaffà proprio con i piedi se ne scappa con il tuo parrucchino, dolcissimo amico — gridò Giaffà fuggendo per la porta, saltando la siepe senza aver bisogno di aprire il cancelletto di bambú e alzando nel pugno la parrucca di Si-moi come un trofeo guerresco di selvaggio scotennato. Quando fu nella strada si voltò e