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son giaffà o non giaffà? | 115 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Giaffà, Sandron, 1931.djvu{{padleft:121|3|0]]vero divertimento alle spalle di Giaffà che guardava intorno con occhi smorti.
Giaffà cominciò a mangiare tranquillo. Alcuni chiedevano:
— Dunque, Agara, che cosa ci racconti della guerra contro i Mongoli?
— Orsú, Agara, è vero che ieri hai pescato cinquecento trote nel mare?
Giaffà sputava a destra e a sinistra le cartilagini della proboscide, tanto che presto diventarono intorno un monticello, e non rispondeva.
Quando gli uscí la voce fu per ordinare una seconda proboscide, ma questa volta di elefante di un anno e seguitò a mangiare. Il padrone si fregava le mani nella cucina puzzolente e diceva ai cuochi:
— Gli faremo pagare un bel conto! —
Giaffà bevve un boccale di fermento di riso e ordinò una terza proboscide di elefante di quattro anni. Subito servito: poi che l’ebbe divorata come se fosse un pasticcino prima della colazione, ordinò nidi prelibati di rondine, un intingolo di occhi di salamandre, e infine asciugandosi con la carta velina la bocca, giusto per finire, comandò uno scoiattolo all’aceto il quale non era