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prime avventure di giaffà | 21 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Giaffà, Sandron, 1931.djvu{{padleft:27|3|0]] ta tremò di sonori pun! pun! La vedova apri, e non senza terrore si trovò di fronte il Mandarino dalla veste rossa a rose gialle, molti ufficiali, e quasi tutti i vicini — che avevano fatto la spia, — e la vedovella di Sciú-cia-ciau che piangeva e gridava:
— È qui, è qui, l’hanno assassinato! —
I vicini confermavano l’accusa, quindi il Mandarino, nonostante le proteste e i salamelecchi di Pan-a, ordinò di perquisire la casa. Non trovarono nulla. Ma restava da ispezionare il pozzo. Il Mandarino chiamò a sé Giaffa e gli chiese:
— L’avete gettato nel pozzo?
— L’abbiamo gettato nel pozzo, — disse Giaffà.
Ora, chi entrava nel pozzo? Nessuno volle entrare. Giaffà disse:
— Entro io.
— Tu non entri! — gridò Pan-a, fíngendo paura.
Ma Giaffà, legato con una corda, vi scese. Le due vedove piangevano di comune accordo.
— L’ho trovato! — gridò Giaffà dal fondo del pozzo.
— Oh, lo sposo mio, lo sposo mio! — piangeva la vedovella.