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Dopo le loro nozze, Millèna non aveva mai veduto Andreana nello stazzo, nè si era accorta che il marito ricordasse la donna e il fanciullo che ora venivano, quieti e composti, attraverso il sentiero soleggiato.

— Perchè viene? Cosa vuole colei? Vattene, Larentu Verre, va’ e nasconditi: resto io, va’! Viene certamente a chiederti del danaro! — borbottava la vecchia serva.

— Dio mio, Gesù mio, Dio mio.... — diceva timidamente Millèna, sospirando.

Larentu si volse: guardò il viso infantile di sua moglie, guardò il volto bianco e rugoso di zia Coanna; poi si mise a ridere, ma tosto parve pentirsi di aver riso, e disse rudemente:

— Tornate al vostro lavoro, donne!

Millèna tornò subito verso il forno, ma zia Coanna non si mosse.

— Va là, vecchia, fa il fatto tuo!

— Larentu Verre!

— Va là, fa il fatto tuo! Saprò arrangiarmi da me! Va!

La vecchia s’allontanò a malincuore; ma pur stando in fondo alla cucina guardava attraverso la porta, e borbottava.

— Non vuoi dunque mangiare? — domandò Millèna a suo marito.

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