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190 | i giuochi della vita |
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Ma Carina non volle leggere, mentre Goulliau apriva qualche foglio e leggicchiava e scoppiava dal ridere.
— E lei vuole ammogliarsi! — disse Carina con disprezzo. — Ma sa coscenziosamente cosa è il matrimonio?
— Lo so benissimo: anzitutto pagamento dei debiti....
— Lei ha debiti e vuol creare una famiglia.... — riprese Carina, ma Teodoro la interruppe:
— Tutti hanno debiti: chi non ne ha?
— Noi, per esempio....
— Ah, voi! Perciò siete nello stato in cui siete! — sentenziò con gran saviezza Teodoro.
— In che stato siamo? — chiese minacciosa Carina.
— Accidempoli, nello stato di non poter mantenere un cagnolino!
— Sia pure, ma non siamo al punto di vendere la nostra persona e la nostra libertà, come lei!
— Carina, leggi questa, è proprio amena! — disse Goulliau, ridendo e porgendo una lettera alla moglie.
— Lasciami stare, non voglio sporcarmi le mani, — ella disse.
— E lei, — sentenziò Teodoro Calzi, levan-