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il fermaglio 281

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - I giuochi della vita.djvu{{padleft:289|3|0]] mio fidanzato, da Francesco Peretti, che ora è morto, poveretto.... Voi mi sarete testimone.

“Io domando:

“— Quando te lo regalò?

“— Eh, quando eravamo fidanzati....

“— Ah, benissimo! Ma se il fermaglio è mancato di casa mia sei mesi fa.... quando cioè tu non eri e non potevi più essere fidanzata col povero Francesco? Del resto egli era incapace dì una bassa azione, ed ora tu lo calunni perchè è morto?

“Eva continuò a strillare; si avvicinò molta gente, e due guardie pregarono me e l'Eva di recarci in questura per definire la nostra questione.„

Qui Ottavio Magrini descriveva la scena avvenuta in questura, e concludeva col dire che aveva querelato l’Eva per furto qualificato, per ingiurie, ecc. Ora non restava che cercar le prove della visita della ragazza alla vecchia Magrini, e del come Francesco, del resto superiore ad ogni sospetto, non facesse più remore con l’Eva da circa un anno.

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