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lo studente e lo scoparo | 295 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - I giuochi della vita.djvu{{padleft:303|3|0]] e i chiusi saranno dei ricconi: i poveri non avranno mai niente, neppure le scope avranno, allora! San Francesco mio d’argento….
E ricominciò a tossire.
Dall’alto del muro rossiccio lo studente allargò le braccia e guardò il cielo disperatamente.
— Essi non possono neppure capire, essi non sono neppure creature umane! — declamò.
— Mi dài qualche cosa? — domandò infine lo scoparo.
Ma Lixia, fedele ai suoi principî, gli negò l’elemosina, e per vendicarsi il vecchio pensò:
— Quel ragazzo è matto.
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