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— Non è più tornato, ma spesso passa in questa via, e guarda sempre quassù.

— Perchè guarda?

Andreana arrossì un poco, perchè zio Larentu veramente passava e ripassava guardandola come un innamorato di quindici anni.

— Che vuoi che ti dica! Siccome egli sa che tu deciderai se io devo o no andare al suo servizio, forse guarda per vedere se sei arrivato.

— Quell’uomo osa tanto?... — proruppe Andrea, con gli occhi scintillanti: ma tosto si frenò, e disse: — Ebbene, raccontatemi meglio cosa vi disse il giorno che venne qui.

— Ecco. Egli era seduto lì, dove sei tu ora; io qui; — disse zia Andreana, e ripetè quanto aveva raccontato nella lettera, non una parola di più, non una di meno.

Mentre ella parlava, Andrea guardava lontano, fuor della porta, e pareva non ascoltasse. Immagini vaghe e confuse passavano davanti ai suoi occhi tristi: per la porta spalancata si vedeva un ramo del pero selvatico sul quale scoppiavano le gemme verdognole; più in là scorgevasi un lembo della pianura, verde e umido, fiorito di narcisi pallidi; e in fondo, in fondo, una linea di cielo argenteo.

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