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cattive compagnie 165

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Dalla terrazza del Pincio il vecchio Andria misurò con gli occhi la vastità della piazza del Popolo e la lunghezza dei ponti sul Tevere.

Poi volse gli occhi maliziosi sul glorioso paesaggio, misurò l'altezza della cupola di San Pietro, e disse come fra sè:

— A mio giudizio, Roma vale cento milioni.

L'uomo degli anelli si rese indispensabile ai due giovani sposi: quasi tutti i giorni andava a prenderli all'albergo e li conduceva in giro, incaricandosi di pagare il cocchiere, e di dare la mancia ai custodi dei monumenti.

Egli aveva sempre il portafogli gonfio di biglietti di banca nuovi fiammanti. Un giorno egli condusse i suoi amici fuori porta San Giovanni e indicò loro le porte dei suoi magazzini.

Le porte erano chiuse, poichè egli era un negoziante all'ingrosso e trattava solo con sensali o con clienti, i quali più o meno gli davano appuntamento quando si recavano da lui; ma su una delle porte si leggeva, su una targhetta, il suo nome e cognome.

Elia, pur convinto di aver a che fare con una persona agiata e distinta, diffidava ancora. Non capiva perchè il negoziante si mostrasse tanto pre-

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