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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Il nonno, 1908.djvu{{padleft:186|3|0]] fiorellino languente, e pianse. E così, prima di morire, il ciclamino, che aveva veduto tante scene belle e terribili, provò un vivo stupore, un brivido, una commozione simile a quella che aveva provato mentre sbocciava. Gli pareva di riveder le stelle, di trovarsi ancora sulla montagna, di sentirsi, entro le mani di quell’uomo, ancora lieto e puro come entro la terra madre.

E tutto questo perchè raccoglieva tra i suoi petali la lagrima di un uomo superbo.

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