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X.


Poi anche lei risali, piano piano, e andò a mettersi al solito posto accanto alla nonna. Vedeva di là in cucina Mikedda che rifriggeva per la cena gli avanzi del banchetto della sera avanti, e fra i pilastri del portichetto la matrigna che ormai rassicurata aveva lasciato la stanza e andava e veniva nel cortile: ed esitava a parlare, ma sentiva che bisognava farlo, subito. La sua esitazione le dava un senso d’angoscia. Le pareva di affogare, nell’ora che passava, nell’ombra che si addensava: nuotava, ma perdeva forza, e ogni attimo di silenzio l’allontanava dalla riva.

— Se non parlo subito non posso più dirle tutta la verità, — pensava, — e lei non potrebbe più capirmi e compatirmi.

La nonna stava ferma e silenziosa nella penombra, con accanto la canna che pa-

    Deledda, L’incendio nell’oliveto. 15

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