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XIII.


D’improvviso fu bussato forte al portoncino. Mikedda guardò con terrore, poi tese la mano tentando istintivamente di fermar l’uomo che s’era subito alzato e andava ad aprire.

Apparve Annarosa, stravolta, con gli occhi spauriti, facendo dei cenni concitati perchè la serva si alzasse e la seguisse: Mikedda però si considerava oramai fuori d’ogni servizio: le pareva che un largo spazio di tempo, con molte vicende buone e cattive, fosse trascorso dopo che la p drona piccola l’aveva costretta a nascondersi là dentro: e stentava quindi ad alzarsi, come uno che sta bene al suo posto e non intende d’abbandonarlo.

Ma il contadino le ordinò di andare.

— Muoviti dunque! C’è bisogno di te.

Era lui il padrone, adesso; ed ella ob-

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