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Persino lei, la nonna, si commoveva: era stata giovane anche lei!

Ma appena Gioele se ne andava e le ultime note della chitarra cadevano come goccie di oro nel silenzio della strada, i ragazzi si burlavano di lui, imitando il suo modo di camminare e di suonare, e dicevano ad Annarosa che egli l’avrebbe sposata per condurla in giro per il mondo, lei a cantare, lui ad accompagnarla con la chitarra.

Anche lei rideva, allora; ma adesso che Gioele è lontano e il sogno della fanciullezza finito, adesso piange e non permette che si burlino più di lui.

Non bisogna però diffidare troppo di quel pianto e dei modi bruschi di lei. La nonna sa bene che sono prodotti dell’orgoglio. E la segue con la coda dell’occhio, e la vede andare e venire nella camera attigua, rimettendo i libri e il gabbano del fratellino; e infine avvicinarsi alla finestra sull’orto e star lì ferma a pensare, forse a tentare di calmarsi.

La sua figura si disegnava immobile e scura sullo sfondo della finestra, più alta del profilo dei monti lontani che si staccava bianco e grigio sul cielo verdognolo del crepuscolo e sulle cui cime più alte apparivano e sparivano monumenti di nu-

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