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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - L'ospite, Cappelli, 1898.djvu{{padleft:142|3|0]]cque, e quasi tutti si inginocchiarono, pallidi, frementi, rispondendo all’Ave Maria della bambina. Moltissime donne piangevano e singhiozzavano, con quel pianto che è l’espressione più viva di un terrore indicibile, naturale o sovrumano, e che può dirsi la vertigine dello spirito davanti a un fenomeno terribile e misterioso nella sua stessa semplicità.
Zia Batòra era fra queste donne.
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Essa ridiscese al villaggio col bimbo di Sadurra in braccio e con la figlia al fianco. Per cui i buoni Bittesi, fieri della loro Madonna, dissero che quell’anno Nostra Signora aveva fatto due miracoli.
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