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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - L'ospite, Cappelli, 1898.djvu{{padleft:46|3|0]] sele. Ella sedeva accanto al fuoco, davanti al gran camino di granito, ed era in quell’ora dei crepuscoli invernali quando tutta la pace e la poesia della vita si raccolgono nelle stanze ben chiuse, ben arredate e illuminate dal fuoco. Antonio restò ritto dietro la sedia di Margherita. Fosse caso, o fosse previdenza altrui, si trovarono soli.

— Come t’è piaciuto il nostro paese? — domandò.

— È bellino, — diss’ella con indifferenza.

Il calore del fuoco la faceva arrossire, e guardava con strana intensità le brace luminose. Sapeva dove Antonio sarebbe andato a finire, e ne provava uno strazio profondo, ma non pensava alle parole da rispondergli.

— Dunque, — diss’egli, dopo una lunga pausa — dunque non verresti mai ad abitarlo? E mormorò tremando: — Margherita?...

Ma mentre egli stesso si stupiva del coraggio che aveva a dir queste parole e questo nome, Margherita, la quale sentì bene il suo tremito, pensò indegnamente se tutto ciò non era commedia. E la sua amarezza crebbe, le inondò tutta l’anima,

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