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le tentazioni 171

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Le tentazioni.djvu{{padleft:177|3|0]] bilioso in certe ore, ma ordinato, intelligente, ambizioso e quindi studioso.

Ritornati il mandriano delle vacche, un giovine pallido, paffuto, e il guardiano dei cavalli, un uomo con le gambe storte, lo festeggiarono come un loro fratello; e incitato da loro egli cominciò a raccontar storielle ed episodi divertenti sulla sua vita di seminarista.

— Monsignore mi vuole tanto bene, Monsignore mi ha detto questo, Monsignore mi ha detto quest’altro.

Zio Felix ascoltava a bocca aperta, tutto superbo che suo figlio parlasse famigliarmente con Monsignore.

— E.... — chiese a un tratto, maliziosamente, il vaccaro, — niente divertimenti, vero, in quel diavolo di luogo?

Zio Felix gli diede sulla voce.

— Misurati le parole, Tanu. Prima di tutto quello non è un diavolo di luogo, e poi puoi far a meno di domandar certe cose.

— Andate al diavolo, voi, — rispose il vaccaro.

Antine, che aveva perfettamente capito a quali divertimenti accennava il mandriano, ar-

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