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nel regno della pietra | 251 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Le tentazioni.djvu{{padleft:257|3|0]] vedi, stiamo così che non abbiamo bisogno di venderli magri. Li venderò Tanno venturo, e mille scudi non mancheranno. Capisci, figlia di Dio, mille scudi! Ora fa quello che vuoi, ma quel pezzente è un’immondezza. Io ho parlato. Io sono prudente.
Aveva parlato: tornò a chiudersi nel suo silenzio, col viso fermo come una sfinge.
— Bah, questa predica! Voi siete matto a pensare certe cose! — disse rossa e risentita la figliuola. E si mise ritta, superba, sull’apertura della capanna, scrutando l’immensa notte serena.
⁂
Tre mesi dopo ella sposò Boele, che dalle carte, nonostante la sua aria giovanissima, risultò dell’età di trentasei anni.
Zio Sidru era prudente, dunque, e non s’oppose, e non disse nulla, cupo, taciturno. Lo sposo non aveva che una camicia, una misera veste e un fucile.
Salirono sull’ovile a far il pranzo di nozze. Era sul finire della primavera: il regno della