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i marvu 39

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Le tentazioni.djvu{{padleft:45|3|0]] tadino ricco disse poi alla donna: — Me lo vendi questo libro? Ti do cento scudi.

“— No, non lo vendo neanche se me ne dai mille.

“— Duecento scudi? Fai?

“— Dammene trecento e te lo do per piacere.

Combinarono. Il contadino sborsò i trecento scudi e, preso il libro, lo avvolse nel fazzoletto e se ne andò. Arrivato a casa sua cominciò a comandarlo; ma già, era come dire al muro.

“— Libro mio, comando un piatto di maccheroni.

“Nulla. Visto ne avete voi? Visto ne ha lui. E restò con tanto di naso.

— E la donna? E il marito e il frate?

— E la donna e il marito, allegrissimi, se n’andarono a letto e misero i trecento scudi sotto il guanciale. Il frate, a notte alta, uscì dal forno e tornò al convento.

— E poi?

— Poi nulla. È finito.

— Mamma, — gridò Diego all’improvviso, — mamma mia, Badòra racconta delle porcherie a questi piccini!

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