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82 g. deledda

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Le tentazioni.djvu{{padleft:88|3|0]] Se i suoi sforzi riuscivano a nulla? Se, come era da prevedersi, nell’impeto della riconoscenza Cassio gli desse speranze vane?

— Per me, per me? — balbettava il giovine. — Per me? Per quanto tempo?

— Per tutta la restante pena. È libero.... cioè no, non subito, ma tra una formalità e l’altra, fra una settimana sarà libero....

Lentamente Cassio si rinfrancò: sino a quel momento aveva fissato il Direttore senza vederlo; ora cominciò a distinguerlo, a guardarlo. Vide che il volto terreo era colorito, che l’aria di sofferenza fisica era sparita dalla bocca sottile, che i piccoli occhi verdi brillavano.

Egli invece era disfatto, bianchissimo in volto e nelle mani; le palpebre livide per una fittissima rete di vene violacee gli calavano languidamente sugli occhi.

— Quest’uomo è perfetto poichè si rallegra sinceramente dell’altrui bene; io l’avevo mal giudicato; — pensò, ma poi si chiese:

— Perchè?

Il perchè lo seppe ben presto.

Il Direttore lo pregò d’accomodarsi; gli porse il decreto e profittò dell’istante in cui

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