< Pagina:Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu
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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu{{padleft:211|3|0]]un tratto la figura dell’assente le apparve come illuminata da una luce limpida, improvvisa. Egli che aveva vissuto giorni e notti accanto a lei, indifesa, non aveva mai tentato di farle del male.
Eppure egli l’amava e la desiderava; ella ne era certa: ricordava il suo sguardo, in riva al mare, la sua stretta di mano una chiara mattina di novembre.... E il pensiero che egli era un uomo onesto le dava una tenerezza trepida e soave, un senso di conforto che, come il vento di primavera, spingeva via lontano le nuvole dalla sua mente....
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