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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu{{padleft:245|3|0]]per lei una vera amicizia; quindi farà di tutto per dividerci, Lia; di questo solo temo, non di altro....
Egli fece un nuovo tentativo per attirarla a sè, quasi per cercare in lei protezione e impedire all’altra di dividerli: ma Lia, nonostante la violenta emozione che la costringeva a chiudere i denti per frenarne il battito, si liberò dal braccio di lui, e ricominciò ad aggirarsi di qua e di là per il salotto, pronunziando parole imprudenti.
— Se ne vada, se ne vada, signor Piero! Ah, non bastavano le altre mie disgrazie? Anche questa? Non avevo che la mia pace e anche questa mi è tolta!...
— Lia, si calmi, — egli disse aspettandola fermo accanto alla finestra, certo oramai che ella avrebbe finito col cadergli fra le braccia. — A tutto son disposto fuorchè ad allontanarmi da lei....
Lia si sentiva smarrire davanti a quell’uomo che aveva tuttavia, nel viso e nell’aspetto, e persino nelle vesti scomposte, l’aspetto d’uno che è stato aggredito e vinto. Ah, mandarlo via., mandarlo via! Perchè lo aveva accolto, perchè, al primo accenno di pericolo, non aveva chiuso la sua porta, come quella sera nella casetta della spiaggia? Adesso era tardi: il nemico era dentro e lei senza armi e senza difesa.
Ma il rumore d’una carrozza che si fermava