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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu{{padleft:74|3|0]]pre lo stesse cose? Sieno pure variato, non sono sempre le stesse?
— Oh no, signorina! S’io farò un viaggio in Sardegna non sarà la stessa cosa come un viaggio in Grecia.
— Viaggio l’uno, viaggio l’altro! — ella ribattè, anche offesa dal paragone che non lo pareva lusinghiero per la sua isola.
— Lei è pessimista, signorina!
— Tutt’altro! Le ripeto che non mi annoio, sebbene giudichi la vita monotona, eguale dappertutto.
— Lei giudica così la vita perchè è monotona la sua vita, signorina; noi giudichiamo tutto attraverso il nostro temperamento: spesso ci sbagliamo.
— E lei, scusi, come può giudicare la mia vita?
— È facile, signorina! Dal suo viso. Ella ha un viso da araba, che riflette, direi, la solitudine del deserto.
Lia arrossì e come assalita da, un’angoscia improvvisa sentì le lagrime velarlo gli occhi; ma volse il viso dall’altra parte e richiamò Salvador che giocava nel prato.
Justo s’accorse del turbamento di lei e tacque; ma dopo qualche momento le domandò con voce mutata, titubante, come se il trovare le parole italiane gli fosse più difficile del solito:
— Lei dunque non cambierebbe vita?