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— Anzitutto la differenza d’età. Lia ha poco più di venti anni, lei avrà passato i quaranta....

— Non ancora, cavaliere! — disse Justo con voce sarcastica.

— Eppoi il bambino, lo ripeto! Eppoi la differenza di condizione, di educazione, di abitudini, di principi, fra lei e mia nipote, eh, eh....

A questo punto lo zio Asquer fu assalito da una tosse nervosa e stridente che gli impedì di proseguire; per rispondere Justo aspettò che la tosse cessasse, e così passarono di nuovo alcuni momenti di silenzio imbarazzante, penoso. Finalmente la tosse diminuì, senza cessare del tutto, e il pretendente disse con voce mutata:

— Se si cercassero sempre queste cose, pochi matrimoni si combinerebbero. D’altronde non credo esista questa grande differenza. Io ho sempre fatto una vita modesta, tranquilla, e non credo che la signorina Lia possa, cambiando stato, cambiare abitudini. Sono anzi certo che fra me e lei esiste una grande affinità di gusti, di sentimenti, di aspirazioni. Non si meravigli se.... alla mia età.... parto ancora di aspirazioni. Se son qui, — aggiunse con finezza, — vuol dire che ne ho ancora....

— Le condizioni.... le condizioni.... economiche.... — ricominciò lo zio con voce stridente; ma di nuovo la tosse gli impedì di proseguire.

Lia fu assalita da un’agitazione nervosa: lo parve che lo zio tossisse apposta per non spie-

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