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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Sole d'estate, 1933.djvu{{padleft:26|3|0]]
Fu allora che alla grossa signora, la quale da un pezzo frugava nella sua borsa, cadde per terra una monetina da cinquanta centesimi. Marino fu pronto a raccoglierla e a offrirla alla padrona. Ella disse, con accento distratto e sommesso:
— Puoi tenertela, se vuoi, carino.
Ed egli, senza tanti complimenti, se la tenne: anzi fece un lieto cenno a Gregorio, e Gregorio una smorfia a Giulio: poi i due paria corsero d’accordo a comprare il sacchetto, proprio di giuggiole, non di fichi secchi, essendo questa la migliore rivincita. Quando tornarono, la grossa signora era sparita; ed essi cominciarono a sbeffeggiarla.
— Accidenti, per generosa è stata generosa, la vecchia balena.
Questa è la riconoscenza umana.