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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Deledda - Sole d'estate, 1933.djvu{{padleft:270|3|0]] berrettino giallo che sembra uno spicchio di luna: e dici: — Oh, che caldo, che caldo, oggi! Si stava meglio in estate.

Per consolarti, allora, apri la tua Rivista: e, manco a dirlo, ecco campeggia subito, su uno sfondo verde e rosso come le angurie di Romagna, la figura di lei, Théros, coi capelli lunghi ondulati fino al collo d’ambra, intorno al dolce e tragico viso intento a una visione, per dirla con parole usate ai nostri antichi tempi, una visione arcana.

Ma per te non esistono arcani, Mirella; e Théros è quello che è: è quello che tu sei; è la gioia di vivere; è l’estate, che già per te è cominciata col solstizio d’inverno, cioè col crescere del giorno e col crescere della tua statura e della forza dei tuoi desiderî.

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