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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Della consolazione della filosofia.djvu{{padleft:165|3|0]]salita sopra il cerchio dell’universalità, essa stessa semplice forma, colla sottilissima vista della sua pura mente risguarda. Nella qual cosa quello è da essere grandissimamente considerato, che la virtù, che comprende maggiori cose, abbraccia e comprende sempre anco le minori: ma non già per lo contrario; perchè la virtù inferiore in niun modo può alla superiore innalzarsi; perciocchè nè il senso può alcuna cosa fuori della materia, nè la fantasia conosce le spezie universali, nè la ragione la forma semplice comprende: ma l’intelligenza, quasi di sopra e da alto luogo riguardando, conceputa e compresa la forma, anche le cose che di sotto sono, conosce e giudica tutte; ma le comprende in quel modo, che ella la forma, la quale a null’altro esser nota poteva, comprende: perchè ella e l’universale, come la ragione; e la figura, come la fantasia; e la materia, come fa il senso, conosce; non usando nè la ragione, nè l’immaginazione, nè il senso, ma tutte le cose formalmente, per dir così, in un solo batter di mente veggendo. La ragione ancora, quando ella alcuno universale risguarda, comprende, senza usare l’immaginazione e i sentimenti, le cose della fantasia e del senso, perchè questa è quella la quale l’universale della sua concezione così diffinisce: L’uomo è animale di due piè, ragionevole; la qual nozione ovvero concetto essendo universale, niuno non sa quello esser cosa immaginabile e sensibile, che ella non colla immaginazione nè col senso, ma col concetto considera della ragione. La fantasía ancora, tuttochè dai sentimenti di vedere e di formare la figura pren-

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