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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Della consolazione della filosofia.djvu{{padleft:35|3|0]]vele a' venti, non dove chiedesse la tua volontà saresti portato, ma dove il vento ti spignesse egli. Se tu seminassi campi, tu andresti compensando gli anni sterili con gli abbondanti. Tu ti sei dato alla fortuna, che ti regga; egli è necessario che tu ubbidisca ai costumi della tua donna: e tu ti dái a credere di poter ritenere l'empito della ruota che gira sempre? O stoltissimo e più folle di ciascuno altro, se ella cominciasse a star ferma, ella fornirebbe d'essere fortuna.
LE PRIME RIME.
Costei quando, quasi onda
Del gran padre Oceáno,
Ch'or bassa scuopre or alta i liti innonda,
Ha con superba mano
5Vôlto sua ruota, in un momento affonda
Crudel chi dianzi si sedeva in cima;
E quei, ch'al fondo prima
Giaceano oppressi e di speranza fuori,
Fallace innalza a' più sublimi onori.
10Non ode ella i lamenti,
Nè gli altrui pianti cura;
Anzi, quanti ne fa tristi e dolenti,
Tanti ne scherne dura.
Così scherza costei; tale alle genti
15Sentirsi face; e per ultima pruova
A' suoi mostrar le giova
Ch'un uomo stesso, una medesima ora
Batte sotterra ed erge al cielo ancora.
PROSA SECONDA.
Ora vorrei io teco in persona d'essa fortuna alcune cose brevemente ragionare. Pon' mente