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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Della consolazione della filosofia.djvu{{padleft:50|3|0]]per sè medesimi, ancora che non fossero tuoi, ti sarebbono piaciuti; perchè eglino non perciò sono pregiati, perchè sono di tua ricchezza, ma perchè ti parevano pregiati, perciò che fra tue ricchezze s'annoverassero volesti. Or che è quello che voi desiderate dalla fortuna, facendone tanto romore? Io per me penso che altro non vogliate, se non cacciare il bisogno coll'abbondanza; ma per certo egli vi avviene il contrario: conciosiachè a guardare molte e varie masserizie d'una ricchissima guardaroba fanno di molti ajuti mestiere; ed è vero quel detto, che coloro che posseggono molte cose, hanno di molte cose bisogno; e per contrario di pochissime quegli i quali misurano l'abbondanza loro non con quello che desidera di soperchio l'ambizione, ma con quello che la natura necessariamente richiede. È possibile che non abbiate alcun bene, il quale sia tanto proprio vostro e dentro di voi, che vi bisogni andar caendo de' vostri beni in cose non solo fuori di voi, ma da voi lontane? È però così travolta la condizione delle cose, che quello animale, lo quale per benifizio e mercè della ragione è divino, non altramente gli paja esser chiaro e adorno, che nel possedere masserizie mancanti d'anima? Gli altri animali stanno contenti alle cose loro; e voi, i quali colla mente siete a Dio somiglianti, volete adornare così eccellente natura con cose basse e abbiette, nè v'accorgete quanto al Creator vostro facciate ingiuria. Egli volle che la generazione umana tutte le cose terrene vantaggiasse; e voi la vostra dignità sotto le più infime cose e più vili abbassate, perchè, se cia-

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