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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Della consolazione della filosofia.djvu{{padleft:69|3|0]]che la chiarezza del nome debba stimarsi per niente? Ora egli non è possibile che cosa alcuna, la quale sia eccellentissima, non paja eziandío degnissima di grandissimo grido: perciocchè raccontare che la beatitudine non è nè angosciosa nè trista, nè a dolori e molestie sottoposta, non penso io che accada punto, posciachè ancora nelle cose menomissime quello s'appetisce solo, che, avendolo e godendolo, ci diletta. Ora queste sono quelle cose che cercano gli uomini di conseguire; e non per altra cagione le ricchezze, le dignità, i regni, la gloria desiderano e i piaceri, se non perchè mediante cotali cose pensano dover loro venire sufficienza, riverenza, possanza, fama e letizia. È dunque buona cosa quella che gli uomini con tanto diversi studii vanno cercando: nel che agevolmente si dimostra quanto sia grande la forza della natura, posciachè, sebbene i pareri sono varii e discordanti, nondimeno in amando il fine del bene tutti concordano.
LE SECONDE RIME.
Quanto possente regga
Natura e volga delle cose il freno,
Con quai leggi provvegga
E servi il tutto, con che laccio a pieno
5Il leghi, e tal che mai non venga meno,
Con grave cetra e canto
Sonoro intendo ragionare alquanto.
Sebbene i leon feri
Di Libia, fatti mansueti, d'oro
10Portan collari alteri;
Se l'esche e i cibi, che si porgon loro,
Pigliano senza offesa; e se dei loro