< Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
240 diario roncalli

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:258|3|0]]{| align=center |Martedì ||(intera giornata) ||scudi ||align=right|10. |- |Mercoledì ||align=center|id. ||align=center|» ||align=right|6. |- |Giovedì ||align=center|id. ||align=center|» ||align=right| 4. |}         I tabaccai ambulanti soffersero molto ed ebbero il consiglio di dirigersi ad altra industria. Intanto ricevono, segretamente, qualche sussidio.


12. — La faccenda del fumo sempre più progredisce e con essa anche il malumore degli spacciatori, del partito moderato e degli abituati al fumo.

Si sono fatti varii insulti ai fumatori.

Gli agenti di Polizia vollero fare il contrapposto girando per il Corso fumando. Allora ne avvenne che pochi, i quali solevano disprezzare la disposizione demagogica, per non essere confusi con quelli, si astennero anch’essi dal fumare.

Di più si videro affissi cartellini col motto:

«Van fumando per le vie
Galli, preti, sbirri e spie».

Alcuni inesperti giovinastri, i quali si occupavano di ammonire per istrada coloro che fumavano, nel di 10, presso S. Pantaleo, passando due agenti di Polizia, e non conoscendoli, ai medesimi pure diressero l’invito. In contraccambio, però, furono staffilati in buona regola. Tali fatti avvennero in altre contrade.

Ieri si era sparsa la voce che il forte di S. Angelo, con i colpi di cannone, avrebbe annunziato lo stato d’assedio.

Si soggiungeva che quindi si sarebbe pubblicata una legge stataria per reprimere gli oppositori del fumo e della libertà individuale.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.